Banca di Cividale: approvato il nuovo piano strategico 2019-2022

03/04/19

Nella seduta del 2 aprile 2019, il Consiglio di Amministrazione della Banca di Cividale ha approvato il Piano Strategico 2019-2022.

Nella seduta del 2 aprile 2019, il Consiglio di Amministrazione della Banca di Cividale ha approvato il Piano Strategico 2019-2022. La mission del Piano Strategico è “Rimanere indipendente per essere il punto di riferimento per le famiglie e gli operatori economici di Friuli Venezia Giulia e Veneto, e promuovere la crescita economica, sociale e culturale del territorio in cui opera”. Per fare questo, supportata dalle valutazioni sul contesto esterno e sul posizionamento competitivo, la Banca ha elaborato una strategia basata su linee guida ambiziose, ma realizzabili e centrate sui seguenti pilastri: 1. “Incremento della relazione con la clientela attuale cogliendo nuove opportunità di business” attraverso le seguenti iniziative:   - Espansione nel Bancassurance Danni attraverso partnership strategiche;   - Accelerazione della crescita nel Wealth Management con la messa a regime della rete CiviBanker e CiviPrivate, spinta ulteriore sui prodotti di risparmio “vita” e continua evoluzione dell’offerta; - Ampliamento dell’offerta commerciale in ambito credito al consumo, Cessione del Quinto, Small Business e servizi specialistici di advisory alle aziende (es. Finanza strutturata, Investment banking ed Estero attraverso partnership strategiche). 2. “Crescita delle Quote di Mercato in termini di masse e clienti nei territori strategici per la banca” attraverso le seguenti iniziative: - Programma di sviluppo del business in Veneto e Trieste, per cogliere le opportunità legate alla mancanza di player «locali» e per valorizzare relazioni consolidate sul territorio;   - Ulteriore accelerazione nella leadership sul “Credito speciale” in Friuli Venezia Giulia; 3. “Sviluppo di una macchina efficiente e lean in grado di rispondere reattivamente alle esigenze di business” attraverso le seguenti leve strategiche e iniziative:   - Efficientamento degli organici a parità di presidio territoriale rendendo più snella la struttura di direzione, reso possibile dalla razionalizzazione dei processi di rete e di centro e dallo stanziamento di un fondo dedicato; - Riduzione delle altre spese amministrative su tutte le principali voci di costo grazie ad un elevato presidio delle voci di spesa. 4. “Ottimizzazione della gestione del credito e del capitale” attraverso le seguenti leve strategiche e iniziative: - Gestione proattiva del credito no-performing;   - Set up di strumenti dedicati al presidio del portafoglio crediti in logica di “chiusura dei rubinetti d’ingresso” e stretto controllo dei flussi in entrata. Il Piano Strategico 2019-2022 intende valorizzare le potenzialità del “Porto Franco” di Trieste da collegare con il Veneto, che è la Regione più dinamica e imprenditorialmente vivace del Paese, mettendo al centro il Friuli quale territorio di congiunzione e di ricadute positive. In quest’ottica il Piano si pone come obiettivo prioritario la creazione di valore sostenibile nel medio-lungo periodo per tutti gli stakeholder, attraverso una serie di interventi per permettere il raggiungimento dei seguenti obiettivi finanziari:   - Aumento della redditività con un utile lordo al 2022 ca.30Mln € con un RoE >5%;   - Riduzione del Cost / Income (al netto degli oneri sistemici) al 58% al 2022; - Rafforzamento del capitale con un CET1 ratio al 2022 a 14,5% che permetterà di supportare la crescita organica della Banca;   - Riduzione dell’incidenza dei crediti deteriorati (lordi) dal 17,5% al 2018 a ca. 9,6% al 2022; - Incremento degli impieghi netti verso la clientela di ca. 500 M€; - Ritorno alla remunerazione degli azionisti tramite dividendi dal 2021. Nonostante gli elevati attuali livelli di patrimonializzazione, il nuovo Piano Strategico prevede, per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di crescita, un’operazione di rafforzamento patrimoniale da realizzarsi attraverso una modifica statutaria volta a conferire delega al Consiglio di Amministrazione per un Aumento di Capitale fino ad un importo massimo di 65 milioni di euro, oltre ad una assegnazione gratuita di warrant agli attuali azionisti.
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