Il MISE ha messo a disposizione delle Piccole e Medie Imprese 120 milioni di euro di contributi a fondo perduto per le imprese messe in difficoltà dalla guerra in Ucraina. La misura prevede fino a 400.000€ di contributo per le PMI che rispettino le seguenti condizioni:
- hanno intrapreso negli ultimi due anni operazioni commerciali (vendita di beni o servizi, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati) con Ucraina, Russia o Bielorussia, pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale;
- hanno subito un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019;
- hanno sostenuto costi più alti per materie prime e semilavorati di almeno il 30% durante il trimestre precedente all’entrata in vigore del Decreto Aiuti (18 maggio 2022).
Inoltre, le imprese richiedenti devono avere sede legale o operativa in Italia, non essere sottoposte a procedure concorsuali o destinatarie di sanzioni interdittive. Sono escluse le imprese che svolgono attività di agricoltura, silvicoltura e pesca.
Contributi a fondo perduto per imprese danneggiate dalla guerra in Ucraina: ammontare dell'aiuto
Fermo restando il limite massimo di 400.000€ a impresa, il contributo spettante alla PMI richiedente è calcolato in base alle dimensioni dell'azienda e delle perdite subite. L'ammontare è calcolato come di seguito:
- si calcola la differenza tra la media dei ricavi relativi all’ultimo trimestre prima del 18 maggio 2022 (entrata in vigore del DL Aiuti) e la media di quelli riferiti allo stesso periodo del 2019;
- a questa si applica una percentuale stabilita a seconda dei ricavi per il periodo d'imposta 2019 dell'impresa (2021 per le imprese costituite dal 2020):
- 60% per ricavi non superiori a 5 milioni di euro;
- 40% per ricavi tra i 5 milioni e i 50 milioni di euro.
Come presentare domanda
Si attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per conoscere la data di apertura delle domande.