Cividale ha ricordato l'opera e la figura del prof. Luciano Bosio

27/01/20

Due giorni di convegno al museo archeologico con studiosi di primo piano

CIVIDALE - Grazie ad una felice intuizione dell'Associazione del Liceo classico 'P. Diacono' condivisa dalle università di Padova e di Udine, si è tenuta a Cividale presso il Museo archeologico nazionale una 2 giorni dedicato a Luciano Bosio, insigne cividalese docente di Topografia antica presso l'ateneo patavino per quasi 30 anni. Concluse il suo magistero a Padova con l'anno accademico 1991-1992 al compimento dei 70 anni e si spense il 25 gennaio 1997. E proprio nella concomitanza del 21° anniversario della sua morte, la città ducale che lui tanto amava lo ha ricordato con un convegno di studi apertosi con i saluti dell'assessore comunale alla cultura Angela Zappulla e di Andrea Stedile, vicepresidente di Civibank, istituto che ha supportato l'evento. Nativo di San Vito al Tagliamento ma cividalese di adozione, Bosio sostenne tutti gli esami universitari a Padova però si volle laureare a Trieste con Mario Mirabella Roberti discutendo la tesi "Le strade romane del Friuli". Il suo interesse per la topografia antica emerge quindi da subito e fondamentali sono stati i suoi contributi scientifci sulla via Postumia e sulla centurazione dell'agro concordiese. Di seguito vengono editati i volumi "Itinerari della Venetia romana" e, più tardi, "Le strade romane della Venetia e dell'Histria", fino al fondamentale lavoro "Tabula Peutingeriana". Tanti altre ricerche topografico-archeologiche sono dovute al suo intenso impegno accademico ma forse il titolo che dà la cifra del suo impegno è "Valori umani e sociali nella nella centuraizione" (1987), fondamentale opera per capire il territorio antico e insieme gli uomini che lo popolavano. Della figura dell'uomo e del docente e del suo ampio impegno di studi hanno reso testimonianza molti specialisti del settore giunti per lo più dagli atenei di Padova e di Udine per onorare Luciano Bosio protagonista di una stagione culturale irripetibile per Cividale che ha visto nella seconda metà del '900 operare e vivere nelle sue contrade studiosi del calibro di Bosio, appunto, ma anche di Carlo Guido Mor, Amelio Tagliaferri e Mario Brozzi, come ha ricordato il vicepresidente di Civibank Stedile. 

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