La Banca Popolare di Cividale in assemblea il 25 aprile

04/04/14

Varato dal cda il nuovo piano triennale 2014-16

  LA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE IN ASSEMBLEA IL 25 APRILE IL BILANCIO 2013 SEGNA UN CONSOLIDAMENTO DELLA BANCA CHE PUNTA A NUOVI TRAGUARDI NEL PROSSIMO TRIENNIO Il risultato di gestione è di 88,2 milioni (+58,7%), 118,9 milioni gli accantonamenti su crediti deteriorati Varato dal cda il nuovo piano triennale 2014-2016   CIVIDALE – Un piano triennale di sensibile rafforzamento quello varato dal consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Cividale nella sua ultima seduta. Elaborato con la consulenza di KPMG, il piano vede riaffermata la specialità della Cividale nel suo territorio, con un ritorno all’utile già dal 2014 ed in ulteriore crescita nel resto del triennio. Particolare rilievo viene dato al contenimento dei costi operativi, ma senza attuare alcun piano di esubero del personale. Dopo i cospicui accantonamenti prudenziali del bilancio 2013, il costo del credito è atteso stabilizzarsi, mentre è prevista una crescita dei coefficienti patrimoniali e di solvibilità, al di sopra di quanto richiesto dalla normativa di Basilea 3. Intanto, l'assemblea ordinaria dei Soci è stata convocata per venerdì 25 aprile 2014, alle ore 9.30, presso il Centro San Francesco di Cividale del Friuli per l'approvazione del bilancio 2013 e deliberazioni conseguenti, oltre alla nomina di tre amministratori in sostituzione di quelli in scadenza, tra cui lo stesso presidente Lorenzo Pelizzo, Luciano Locatelli e Sergio Tamburlini. In vista di tale scadenza il presidente Pelizzo ha inviato una lettera agli oltre 14 mila soci-azionisti della Popolare friulana in cui ha voluto evidenziare i dati più significativi (in milioni di euro) del bilancio consolidato del Gruppo Banca Popolare di Cividale relativo al 2013, 127° esercizio, con le variazioni rispetto all'esercizio precedente: RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA: Euro 3.698,7 milioni (-2,2%); RACCOLTA INDIRETTA: Euro 874,1 milioni (-5,7%); CREDITI ALLA CLIENTELA: Euro 3.113,8 milioni (-2,2%); PROVENTI OPERATIVI NETTI: Euro 157,8 milioni (+ 25%); ONERI OPERATIVI: Euro 69,5 milioni (-1,6%); RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE OPERATIVA: Euro 88,2 milioni (+58,7%); PERDITA D'ESERCIZIO: Euro 35,8 milioni.   “L’anno che ci lasciamo alle spalle – scrive nella lettera il presidente - è stato uno dei più complessi della storia della nostra banca poiché condizionato da varie criticità, tra cui gli effetti della crisi che dal 2008 ha colpito l’economia del nostro territorio. Il nostro Istituto bancario ha però dimostrato di avere al suo interno le energie necessarie per affrontare le avversità, cogliendo nuove opportunità di sviluppo che hanno consentito di accrescere il numero dei soci e dei clienti in maniera sensibile e di consolidare la propria funzione di ‘banca di prossimità’. La forte crescita del risultato netto della gestione operativa, sopra indicato, è indicativa in tal senso, per quanto determinata anche dalla componente finanziaria”. Come già anticipato nella lettera informativa sui conti semestrali, il bilancio 2013 non poteva non risentire dei rilevanti accantonamenti effettuati nella prima e nella seconda parte dell’anno a fronte della copertura dei crediti deteriorati, per un ammontare totale di 118,9 milioni, contro i 41,3 milioni del 2012. Da questo confronto si può desumere il motivo della perdita dell’esercizio. “Tengo a precisare – dichiara Pelizzo - che i crediti in sofferenza, attestati a 158,9 milioni di euro, hanno un’incidenza nel portafoglio crediti del 5,1% e una copertura pari al 58,1% (oltre alle garanzie ipotecarie), elementi che sono rassicuranti per il futuro e indicativi della prudenziale gestione adottata dal consiglio di amministrazione”. Aver proceduto a consistenti accantonamenti - prosegue la lettera ai soci -  dà ora la possibilità alla banca di affrontare il 2014 su basi ancora più solide e con maggiore slancio commerciale; nei primi tre mesi dell’anno i risultati conseguiti sono positivi, pur in un contesto che permane difficile. “Siamo rimasti vicini alle aziende e alle famiglie nonostante la forte crisi in corso, e, se da un lato ci siamo assunti maggiori rischi, dall’altro abbiamo svolto l’irrinunciabile ruolo di ‘banca di territorio’”, commenta Pelizzo. La solidità e la capacità della Popolare si evincono anche da alcuni significativi indicatori: vi è stata nel 2013 una sensibile crescita della clientela con l’incremento di oltre 2.100 nuovi conti correnti, mentre la compagine sociale  ha registrato l’ingresso di 1.540 nuovi soci-azionisti; la raccolta diretta dal canale retail, principale indicatore di fiducia verso la banca, è cresciuta nell’anno di 113 milioni di euro; nell’ambito dei servizi on-line dedicati ai privati a fine anno erano oltre 25 mila gli utenti attivi, 5 mila in più rispetto all’anno precedente. Relativamente ai finanziamenti accordati, pur nelle severe condizioni di mercato, il Gruppo ha assicurato erogazioni di credito a supporto dell’economia del territorio per circa 109 milioni di euro destinati alle famiglie e per oltre 164 milioni di euro alle piccole e medie imprese. Per quanto riguarda la dotazione patrimoniale, va ricordato l’impatto del riacquisto della partecipazione detenuta dal Creval in Banca di Cividale spa per 73,7 milioni di euro. Il patrimonio di vigilanza consolidato si attesta ora a 268,4 milioni; il Core tier1 è all’ 8,37% ed il Total capital ratio al 10,31%. Tra gli eventi del passato esercizio Pelizzo richiama il buon esito delle operazioni straordinarie chiuse a fine 2013 che hanno consentito l’incorporazione nella Popolare di Cividale delle controllate Banca di Cividale spa e Nordest Banca spa, conferendo all’istituto un assetto più semplice ed efficiente, adeguato ai nuovi tempi che richiedono organizzazione più efficace e contenimento dei costi, a vantaggio della futura redditività. Inoltre, si cita nella circolare un altro rilevante fatto: la consegna avvenuta alla vigilia di Natale dell’immobile che ospita la nuova sede centrale della banca, inaugurato il 15 marzo alla presenza di quasi 4 mila persone, tra cui primarie figure del sistema creditizio nazionale. Dal canto suo, la rete commerciale ha visto l’apertura a febbraio 2013 della nuova filiale udinese di via Crispi, già sede di Aci leasing, cui sono seguiti nei primi mesi del 2014 il trasferimento della sede udinese dell’incorporata Nordest Banca in località S. Caterina di Pasian di Prato e l’attivazione della agenzia della nuova sede centrale di Cividale. Le dipendenze operative della banca attualmente sono 75, distribuite in 7 province.  

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