CiviBank approva i risultati preliminari al 31 dicembre 2023

09/02/24

L'esercizio esprime un risultato positivo con un utile netto di 10,7 milioni

 

Il Consiglio di Amministrazione di CiviBank, presieduto da Alberta Gervasio, ha approvato in data odierna i risultati preliminari al 31 dicembre 2023. L’esercizio esprime un risultato positivo che conferma la capacità della banca di produrre una redditività soddisfacente, evidenziando un ulteriore potenziale di crescita.

 

Andamento delle masse e principali dati di conto economico

  • La raccolta diretta da clientela sostanzialmente invariata (-0,8%) da 3,26 a 3,24 miliardi di euro, conferma il buon livello di fiducia della clientela verso la banca.
  • Prosegue lo sviluppo delle attività di consulenza del risparmio. Le masse di risparmio gestito che ammontano a complessivi 934 mln di euro si incrementano del 3,0%, contribuendo a confermare il trend positivo di lungo periodo.
  • Il totale dei crediti a clientela registra una riduzione, passando da 3,52 a 3,15 miliardi di euro (- 10,5%), dovuta essenzialmente alla generale contrazione della domanda di credito riscontrata a livello di sistema bancario.
  • I ricavi totali ammontano a 125,6 mln di euro in crescita del 1,4% rispetto al risultato del 2022. Nel dettaglio il margine di interesse si attesta a 90,6 milioni di euro, in flessione rispetto al dato del 31 dicembre 2022, pari quest’ultimo a 101,9 milioni di euro (-11,1%). Il risultato è stato influenzato, in negativo, dal sensibile incremento del costo della raccolta solo parzialmente compensato dalla positiva performance degli interessi attivi rinvenienti da operazioni di finanziamento e dalla componente cedolare del portafoglio titoli. Le commissioni nette risultano pari a 35,9 milioni di euro e sono in contrazione rispetto al dato dello stesso periodo dell’esercizio precedente (- 9,3%). Il risultato netto della finanza è negativo per 0,9 milioni di euro, (-17,7 milioni di euro nel 2022) e risente del perfezionamento, nel corso dell’ultimo trimestre dell’esercizio, di una operazione di cessione di crediti non performing, con un ulteriore miglioramento del profilo di rischio della banca.
  • I costi operativi ammontano a 77,6 milioni di euro e sono in decisa contrazione rispetto al dato dello scorso esercizio (-25,3%). Questa contrazione è prevalentemente determinata dalla circostanza che nel corso del 2022 risultavano contabilizzate alcune poste non ricorrenti legate all’operazione di aggregazione. Nel dettaglio, le spese per il personale risultano pari a 38,5 milioni di euro, mentre le altre spese amministrative ammontano a 33,7 milioni di euro. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a 4,4 milioni di euro.
  • Il costo per il rischio di credito si attesta a 27,5 milioni di euro, a seguito della prosecuzione dell’attenta politica di presidio e gestione dei rischi, post entrata della banca nel Gruppo Sparkasse. Nello stesso periodo dell’anno precedente tale voce ammontava a 66,7 milioni di euro a seguito dell’introduzione di nuove policy in materia di accantonamenti sui rischi creditizi.
  • L’utile netto di periodo raggiunge l’importo di 10,7 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita del precedente esercizio (- 33,8 milioni di euro). Come già menzionato, il dato del 2022 risultava influenzato dagli effetti “straordinari” di alcune voci a seguito del percorso di allineamento alle nuove policy intrapreso dalla banca.

 

Principali ratios e indici

  • Gli indicatori che esprimono la qualità del credito sono su valori di eccellenza. L’indicatore dei crediti non performing (NPL ratio) si assesta al 6,9% mentre a livello netto ammonta all’3,3%. Le coperture sul credito deteriorato sono pari al 54,1% in crescita rispetto la dato di fine 2022 (50,4%).
  • Rilevante crescita dei coefficienti patrimoniali: il Cet1 Ratio (phased in), raggiunge il 15,8% rispetto al 14,6% del 31/12/2022.
  • Migliora l’efficienza operativa, con il Cost Income Ratio che scende al 59,1% rispetto al 63,9% di fine 2022, entrambi i valori normalizzati per le poste non ricorrenti legate all’operazione di aggregazione.
  • Il profilo di liquidità evidenzia la forte crescita del relativo indicatore Liquidity Coverage Ratio (LCR), aumentato dal 164,32% di fine esercizio 2022, al 217,94% al 31 dicembre 2023.

 

 In data odierna il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato i risultati preliminari individuali e consolidati al 31 dicembre 2023. Il Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano registra un utile netto complessivo pari a 82,2 milioni di euro.

 

La Presidente Alberta Gervasio ha dichiarato: “Il 2023 esprime un risultato positivo determinato dall’avvio di un nuovo ciclo della banca. Crediamo che l’esercizio in corso potrà ulteriormente esprimere il potenziale grazie alle azioni commerciali già in programma. Le iniziative avviate hanno infatti l’obiettivo di crescere sia nell’erogazione del credito, sia nella raccolta. In primavera definiremo anche un nuovo piano di sviluppo che in maniera più strutturata caratterizzerà CiviBank nel triennio 2024/2026. Siamo convinti che i nostri clienti potranno trarre beneficio da queste iniziative e che il ruolo di banca del territorio sarà ancora più chiaro e tangibile.”

Il Direttore Generale Luca Cristoforetti ha dichiarato: Consideriamo l’esercizio 2023 come l’anno in cui la nostra banca si è preparata a poter sviluppare ulteriormente le proprie attività. I cambiamenti intervenuti, ed in particolare la migrazione dei sistemi informatici, hanno gettato le basi per poter rendere la nostra banca in grado di proporre ai clienti un miglior livello di servizio. Nel corso dell’esercizio lanceremo nuovi prodotti che siamo sicuri verranno apprezzati dai nostri clienti. Il piano industriale del Gruppo Sparkasse ed il piano di sviluppo specifico di CiviBank renderanno la nostra banca più competitiva ed in grado di vincere le sfide in un mondo caratterizzato da una sempre maggiore complessità".

 

 

go to top