Seminario sull'antiriciclaggio a Udine

01/12/14

In Italia 74 mila le segnalazioni sospette, 1.020 in Friuli VG

Promosso dal Centro studi "Pier Luigi Vigna" di Roma con il sostegno della Banca Popolare di Cividale In Italia 74 mila le segnalazioni sospette, 1.020 in Friuli VG   UDINE – Un vero e proprio summit che ha visto riuniti magistrati, avvocati, studiosi ed esponenti di Banca d’Italia e Guardia di Finanza e degli ordini professionali  quello che si è svolto a Udine nel salone del parlamento del Castello per trattare il tema “Antiriciclaggio e responsabilità amministrativa degli enti”. A promuoverlo sono stati il “Centro studi europeo sulla prevenzione e repressione del riciclaggio di denaro” e il “Centro studi antiriciclaggio & compliance”, entrambi di Roma, con il sostegno della Banca Popolare di Cividale. E’ intervenuta ai lavori anche il prefetto di Udine Provvidenza Delfina Raimondo. Il prof. Emanuele Fisicaro, tra i massimi esperti in materia, ha reso noto che nel corso del 2014 sono stati segnalati 74.000 casi di operazioni sospette di ciò che è stato definito nel corso dei lavori “una patologia delle attività economiche”, di cui 1.020 provengono dal Friuli VG. Nel suo intervento, il presidente dell’istituto di credito friulano Graziano Tilatti ha sottolineato la stringente attualità della tematica esaminata “poiché le conseguenze economiche e reputazionali derivanti dall’inosservanza delle nome in materia e dai crimini finanziari sono sotto gli occhi di tutti quotidianamente”. “Siamo  chiamati, pur nei nostri distinti ruoli, a tutelare l’integrità del sistema finanziario e dei mercati da infiltrazioni di attività illecite che espone gli intermediari, in particolare, a rischi di natura legale e reputazionale” ha proseguito Tilatti che, al riguardo, ha dato atto del lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine per l’opera di contrasto a questo tipo di illeciti e ha espresso un plauso all’impegno profuso dalla Banca d’Italia in questo campo. “Non c’è dubbio che anche per questa azione combinata di contrasto abbiamo assistito ad un accrescimento della sensibilità sull’antiriciclaggio e della capacità di intercettare comportamenti a rischio. Infatti, le operazioni sospette trasmesse all’UIF sono quasi quadruplicate nel periodo 2008-2013, pressoché completamente originanti dal mondo finanziario”, ha commentato il presidente della Popolare di Cividale, una banca che – ha aggiunto - ha rafforzato ulteriormente l’efficacia dei sistemi già predisposti, agendo soprattutto sul versante delle procedure e dei comportamenti, ciò per stabilizzare nel medio-lungo periodo il valore aziendale a garanzia di un alto livello reputazionale e a infondere  fiducia nell’utenza”. Dopo gli indirizzi di saluto del procuratore generale della Corte di appello di Trieste Dario Grohmann e dei presidenti degli ordini professionali (avvocati, notai e commercialisti) della provincia di Udine, hanno aperto i lavori l’avv. Francesco de Pasquale, il consigliere procuratore generale della Corte di appello di Roma Luigi Ciampoli e il sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia Gianfranco Donadio. Ciampoli, in particolare, dall’alto dei suoi 49 anni in magistratura, ha chiesto provocatoriamente se il Legislatore italiano ha davvero la volontà di contrastare il fenomeno del riciclaggio in considerazione della giungla normativa esistente. Altri corposi interventi sul tema sono pervenuti dai ricercatori Ludovica Castellani, Sara De Vido, del capo del servizio operazioni sospette di Banca d’Italia Alfredo Tidu e del ten.col. delle Fiamme Gialle Giorgio Salerno. Ha chiuso gli interventi Cinthia Pinotti,Vice Procuratore generale della Corte dei Conti. Il confronto tra esperti è stato moderato da Alessandro Galimberti de “Il Sole 24 ore”.

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