Popolare di Cividale: Banca di riferimento del Territorio, soprattutto nella crisi

07/02/14

Pelizzo: "La solidità dell'Istituto è fuori discussione"

  Pelizzo: “La solidità dell’Istituto è fuori discussione, è una delle aziende più sane del Friuli VG”.   Cividale – “La Banca Popolare di Cividale è una realtà solida, attrezzata alle sfide del mercato attuale, e rappresenta una delle aziende più sane del Friuli VG”. Il presidente Lorenzo Pelizzo sottolinea il ruolo di “banca di riferimento del territorio” della Popolare soprattutto in questo momento di crisi economica che sta pesantemente deteriorando il tessuto produttivo locale. “Ormai da anni – dichiara il presidente - assistiamo quotidianamente a chiusure e fallimenti aziendali, ristrutturazioni di imprese con pesanti ricadute sull’occupazione, ridimensionamenti e delocalizzazioni, persino a vendite all’estero anche di marchi prestigiosi. La Banca Popolare di Cividale continua ad operare in questo contesto.  Nel 2013 ha mantenuto sostanzialmente i livelli degli impieghi alle imprese e alle famiglie dell’anno precedente, mentre buona parte del sistema creditizio arretra, vede incrementarsi soci e clienti, apre nuove filiali, non ha personale in esubero, anzi continua a creare opportunità di lavoro per i giovani, sostiene centinaia di sodalizi impegnati nel sociale con 7 milioni di euro erogati negli ultimi sei anni, proprio quelli della crisi”. Premesso questo, il presidente Pelizzo non nasconde le difficoltà di operare in una fase congiunturale così critica e, richiamandosi alla recente ispezione della Banca d’Italia, precisa: “Se vi sono stati dei richiami, come sempre accade alla fine di ogni ispezione, va anche detto che l’Organo di Vigilanza non ha mosso rilievo alcuna sulla solidità e stabilità della banca, non ha richiesto aumenti di capitale, non ha indicato percorsi diversi da quello perseguito dal consiglio di amministrazione, ovvero lo sviluppo in piena autonomia”. Nell’ultima circolare ai soci-azionisti relativa ai conti semestrali, lo stesso presidente aveva comunicato che i notevoli e straordinari accantonamenti prudenziali effettuati avrebbero avuto ripercussioni sul risultato di bilancio e, come per molte altre banche italiane, l’esercizio 2013 chiuderà in perdita. Tale modo di operare consentirà all’istituto cividalese di affrontare il 2014 con rinnovato slancio tale da prefigurare un ritorno alla redditività già dal corrente esercizio. Riguardo al servizio apparso sul Messaggero Veneto del 7 febbraio, il presidente Pelizzo stigmatizza la pubblicazione di documenti coperti da riservatezza qual è un verbale della Banca d’Italia e comunica che il consiglio di amministrazione ha già trasmesso alla Vigilanza le proprie controdeduzioni. “Fare del sensazionalismo su questi delicati fattori rischia di destabilizzare la fiducia dei soci e dei risparmiatori verso l’unica banca a dimensione regionale rimasta autonoma su questo territorio non so a chi può giovare se non a coloro che puntano da tempo alla desertificazione creditizia del Friuli VG. La Banca Popolare di Cividale, comunque, ha le necessarie energie al suo interno per far fronte anche a queste situazioni e, come nel passato (128 anni di storia), saranno i risultati gestionali e organizzativi a fornire la migliore risposta”.   

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