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Proseguono le mostre presso la sede centrale della Banca di Cividale. Dal 21 maggio all'11 giugno espone Roberto Metz con la personale "Quando il

Scritto da CiviBank | 20/05/07
Proseguono le mostre presso la sede centrale della Banca di Cividale. Dal 21 maggio all'11 giugno espone Roberto Metz con la personale "Quando il mare...". "L'artista, nato a Trieste nel 1948, autodidatta inizia a dipingere all'inizio degli anni 60. Dal 1969 espone in mostre e collettive a Trieste e in altre località italiane. Nelle sue opere si trova un mondo sospeso fra certezze, inquietudini, momenti rifugi psicologici non solo a livello dello spirito, ma anche di un background che si chiama natura, mare barche, linee di azzurri che tendono ad essere totalizzanti, infiniti, pieni di libertà; barche sparse in canali o in navigazione quasi a richiamare odissee e viaggi con orientamenti limbici, nascosti, segreti. Quel mare che evoca l'attaccamento ancestrale dell'uomo ad uno degli elementi naturali più suggestivi e mitici, mitologici e tremendamente moderni, pervasi e contrassegnati da fughe, da esodi, da drammi e da speranze che spesso indicano soltanto un tragitto peraltro incerto. Da porto a porto navi come balene in rotta per cercare la via migliore per approdare alla meta. Altra metafora dunque con i continui giochi ad incastro della vita, tesa a riaffermare sempre un valore, la sopravvivenza. Nell'arte e nell'opera di Roberto Metz il mare assurge quindi a paradigma in cui non c'è solo la vita di movimento, del divenire continuo, scandito da ritmi e da colori che impegnano l'effimero quotidiano, ma anche il caleidoscopio degli attimi che ciascuno di noi affronta in ogni momento della propria esistenza. Se c'è una lezione o movimento a cui si può far richiamo, concordo pienamente con Claudio Martelli sulla collaborazione delle opere dell'artista lungo il versante impressionistico e fauvistivo, anche se personalmente, trovo tanti elementi di indagine con il vicino ambiente veneto e veneziano - peraltro pure impressionista - del primo novecento quando in un ultimo sussulto di grandeur, ancorata alle vestigia della Serenissima, molti autori hanno proposto temi, timbri impostazioni e modalità espressive del tutto paragonabili. Roberto Metz: suggestioni già consolidate in tanti anni di attività e nuove conferme nelle ultime opere. Un artista interessante in cui nelle grandi opere descrittive dell'ultimo periodo, che impongono ragionamenti e costruzioni geometrico - architettoniche di notevoli sfere, mostra anche la sua verve interpretativa e la sua originalità. Quindi - le opere di Roberto Metz - opere da capire, da leggere anche dentro, nel profondo, lavori che incutono si suggestioni e conferme, ma che rilanciano con forza persuasiva il senso del fare, dell'essere e soprattutto, del sognare". (da una critica del dott. Franco Fornasaro)http://www.robertometz.it