S'inaugura le nuova sede della Banca Popolare di Cividale

18/03/14

Il presidente Lorenzo Pelizzo: "Evento straordinario per ribadire la volontà di autonomia della banca"

Il 15 marzo alla presenza di Emilio Zanetti presidente dell’Assopopolari e vicepresidente di ABI S’INAUGURA LA NUOVA SEDE DELLA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE Il presidente Lorenzo Pelizzo: “Evento straordinario per ribadire la volontà di autonomia della banca”   CIVIDALE – E’ stata inaugurata la nuova sede centrale della Banca Popolare di Cividale e della società partecipata Help Line (gruppo ICBPI). Sabato 15 marzo, alla presenza di 4 mila persone, ha avuto luogo la cerimonia inaugurale alla quale sono intervenute figure di primo piano del sistema creditizio italiano: il presidente dell’Associazione nazionale tra le banche popolari e vicepresidente dell’ABI Emilio Zanetti, l’a.d. dell’Istituto centrale banche popolari (ICBPI) Giuseppe Capponcelli, il segretario generale dell’ABI Federico Pascucci, l’a.d. di Creval Miro Fiordi, il presidente della Popolare di Puglia e Basilicata Michele Stacca. Il modernissimo edificio sorge su un’area precedentemente occupata da un cementificio dismesso da 30 anni. Il primo passo fondamentale è stata la completa demolizione di 300.000 mc. di fabbricati, la bonifica dell’amianto in essi contenuto e del suolo. Sono state eliminate tutte le fonti di contaminazione con lo smaltimento di un cospicuo quantitativo di amianto e di materiali inquinanti quali idrocarburi e scorie di fonderia. L’area contaminata è stata messa in sicurezza ed è stata restituita alla città completamente bonificata.   Come passo immediatamente successivo è stata necessaria la realizzazione di opere di urbanizzazione con un completo riassetto della viabilità. Il fabbricato è costituito da due corpi strutturali affiancati: quello principale, per uffici operativi e direzionali, si sviluppa su quattro piani fuori terra per complessivi 10.000 mq. e due piani interrati per altrettanti 10.000 mq. che ospitano, tra l’altro, un parcheggio di 200 posti auto; nel secondo più piccolo, sospeso da terra con dei pilastri tortili che simboleggia un albero dalle radici ben piantate a terra (a significare la territorialità della banca), sono state ricavate due sale riunioni, una riservata alle riunioni del consiglio di amministrazione e l’altra funge da sala corsi. L’”albero” stilizzato si sviluppa su due piani fuori terra e si caratterizza architettonicamente da facce triangolari in vetro e metallo. Il corpo principale curvo è composto da 164 moduli con una caratteristica forma a “kappa” in cemento fotocatalitico – brevettato negli ultimi anni da grandi industrie cementifere internazionali – il quale sfrutta il fenomeno naturale di fotocatalisi per cui una sostanza attraverso l'azione della luce naturale e/o artificiale, attiva un processo ossidativo che trasforma sostanze organiche e inorganiche nocive in composti assolutamente innocui, accelerando nel contempo la decomposizione degli inquinanti. Per la realizzazione del fabbricato sono stati utilizzati circa 12.500 mc. di calcestruzzo e più di 1 milione di kg di ferro; il progetto ha visto inoltre la stesura di oltre 800 tavole architettoniche e più di 1.000 elaborati grafici per strutture ed impianti. Sono stati utilizzati 130 km. di cavi dati e più di 100 km. di cavi elettrici.   Vale la pena anche di sottolineare che, sotto l'aspetto strutturale, grande attenzione è stata posta alla adozione di tecnologie antisismiche con l'utilizzo di dispositivi denominati “shock transmitters”, i quali consentono gli spostamenti sotto azioni lente, come quelle termiche, e trasmettono le sollecitazioni in presenza di azioni istantanee come terremoto o vento. Il fabbricato può pertanto essere utilizzato come presidio in caso di eventi sismici. Le tecnologie costruttive ed impiantistiche all’avanguardia hanno permesso di posizionare l’edificio in classe A. Tutta l’illuminazione è realizzata a led ed è calibrata in base all’apporto della luce naturale. La gestione dell’illuminazione è coordinata anche con il posizionamento delle tende al fine di ridurre i consumi energetici. I sistemi di sicurezza adottano la massima evoluzione tecnologica. I parcheggi sono prevalentemente interrati in modo da incrementare il verde e gli spazi collettivi pubblici, creando un nuovo spazio vivibile dalla collettività che non si contrappone al centro storico ma ne convive in sinergia aumentando la capacità attrattiva della città. L’edificio è frutto anche dell’ingegno e delle capacità costruttive di alcune decine di piccole imprese del territorio che hanno fornito con entusiasmo elementi di innovazione quale risposta alle sfide che il progetto imponeva. I materiali usati e la complessità delle forme costituiscono nel loro insieme un passo avanti nella metodologia di costruzione moderna. “L’evento inaugurale – ha dichiarato il presidente della Popolare, Lorenzo Pelizzo – ha rivestito per noi un grande significato. Solo una banca che intende procedere la propria attività in piena autonomia poteva procedere ad un simile investimento che guarda al futuro in virtù delle solide basi costruite nel passato fatto di 128 anni di storia. Senza contare il beneficio che tale realizzazione ha arrecato all’assetto urbanistico di Cividale e il volano economico che esso ha rappresentato in tempi di grave congiuntura come questi”.  

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