Banca di Cividale vi invita alla mostra fotografica "Il lungo sguardo" dedicata a Francesco e Mario Krivec. L'esposizione, curata dalla Società Filologica Friulana, sarà inaugurata venerdì 18 luglio alle ore 18.00 a Cividale del Friuli, Spazio Cortequattro (Piazza San Francesco). 18 - 28 luglio 2008 Orario di apertura: tutti i giorni 10.00 - 13.00 / 16.30 - 22.30 L'opera fotografica di Francesco Krivec racconta 50 anni di storia di Udine; un vasto e diversificato corpus di lavori fissa su lastre e pellicole protagonisti della vita cittadina. Sono circa 27 000 i ritratti realizzati dal fotografo nato a S. Lucia di Tolmino nel 1907. Sarebbe però riduttivo limitare il lavoro di Francesco Krivec al solo ritratto; attraverso fotografie di esterni cittadini, spettacoli teatrali e musicali, manifestazioni collettive, fotografie d'architettura e fotografia pubblicitaria, Krivec ci offre mezzo secolo di storia sociale della nostra città, cambiamenti di costume, ridefinizioni urbanistiche, nascita e morte di mondi e di modi di essere. Dal punto di vista privilegiato del suo studio situato nel pieno centro di Udine (prima in via Manin 9, poi in via Vittorio Veneto e infine nuovamente in via Manin), Francesco Krivec realizza il film della nostra storia del Novecento (inizia la sua attività nel 1933 e la termina nel 1981) e ci lascia un patrimonio inestimabile di più di 60 000 immagini (negativi su lastra e su pellicola) ottimamente conservate e ordinate grazie anche all'opera instancabile del figlio Mario. Ed è proprio nell'ottica di un'ideale continuità che nasce l'idea di questa piccola ma significativa rassegna sull'opera di Francesco e Mario Krivec; se infatti Francesco sceglie a soli 26 anni di intraprendere la professione di fotografo di studio, Mario ha un percorso di vita più articolato e ricco di sfaccettature: dal 1950 al 1968 aiuta il padre nello studio di Udine dove apprende la tecnica di base e i segreti della ripresa fotografica, contemporaneamente frequenta il Liceo Musicale di Udine e, al termine degli studi, nel 1957, si diploma in pianoforte. Si dedica all'insegnamento della musica ma non abbandona la passione per la fotografia. La sua spiccata sensibilità artistica lo porta ad avvicinarsi anche alla poesia e al teatro e la sua casa (si trasferisce a Cividale del Friuli negli anni Ottanta) diventa un punto di ritrovo per artisti, intellettuali, musicisti, così come lo era stato lo studio del padre celebre per i suoi ritratti a personaggi famosi, divi del cinema, attori di teatro e musicisti di fama internazionale di passaggio a Udine. Ed è proprio il connubio tra la passione per il teatro e lo splendido palcoscenico della città di Cividale a dar vita alle opere fotografiche presenti in mostra. Mario è presente a quasi tutti gli spettacoli realizzati per il Mittelfest negli anni Novanta, l'ottima tecnica fotografica gli consente di essere presenza discreta e mai invadente, non usa obiettivi di grandi dimensioni e flash: la semplicità realizzativa diventa la sua cifra stilistica. Ma nella semplicità spesso si nasconde la complessità e la padronanza totale del mezzo. E così, improvvisamente ci si trova davanti ad immagini allo stesso tempo potenti ed eteree, sempre strutturalmente impeccabili. Mario ha la capacità di cristallizzare nel tempo emozioni di un attimo realizzando teatro nel teatro e offrendoci senza filtri tutta la sua inesauribile passione artistica. Stefano Perulli