Convegno ABI a Roma su "Dimensione cliente"

11/04/16

Applaudito l'intervento di Gianluca Benatti, direttore generale della Popolare di Cividale

I CORRENTISTI CHE OPERANO CON LA BANCA VIA WEB SONO 16 MILIONI IN ITALIA   Applaudito l’intervento di Gianluca Benatti, direttore generale della Popolare di Cividale   ROMA - Sono 16 milioni in Italia i correntisti che operano con la banca via web. Il dato emerge dall’indagine ABI-GfK presentata al convegno “Dimensione Cliente” svoltosi nel weekend a Roma al quale ha partecipato come relatore anche il direttore generale della Banca Popolare di Cividale Gianluca Benatti. Oltre la metà dei correntisti italiani (il 55%), dunque,  usa il web per operare con la propria banca, con un aumento del 9% rispetto a un anno fa. Due operazioni su tre oggi vengono effettuate online e non sono più solo i giovani a usare l’home banking: anche il 35% dei clienti di età compresa tra i 55 e i 75 anni, infatti, dialoga con la banca via web. Secondo lo studio, i clienti fanno un uso sempre più intercanale della banca, ossia non si accontentano più di un solo canale di accesso ai servizi ma si spostano da uno all’altro, utilizzando tutti quelli messi a disposizione a seconda delle necessità e delle situazioni. In particolare, l’81% opera con le banche a distanza - soprattutto per le operazioni e i pagamenti di tutti i giorni - e va in filiale per le scelte finanziarie più complesse. Se internet si conferma il canale a distanza preferito, anche il mobile banking continua a farsi strada tra le abitudini dei correntisti del Bel Paese: il 19%, infatti, porta con sé la propria banca ovunque vada, accedendo ai servizi via smartphone (+3% rispetto al 2014). Quale sarà il ruolo delle banche tradizionali davanti a questi scenari? A tale quesito ha risposto il direttore della Popolare di Cividale affermando che le banche “devono adeguarsi in fretta ai nuovi comportamenti dei clienti per stare al passo con il contesto competitivo basato sull’innovazione”. “Basta guardare la struttura architettonica della nuova sede della Banca – che peraltro quest’anno compie 130 anni – per capire che la Popolare di Cividale non è un sonnolento istituto di provincia – ha proseguito il dott. Benatti -. Ci sono tuttavia dei “lettori del futuro”, anche dentro lo stesso sistema bancario, che prevedono una catastrofe epocale, per cui in qualche decennio spariranno centinaia di migliaia di banche – dinosauro e tutto verrà dominato da una dozzina di player digitali. Come fare a difendersi quando tutti dicono che devi sparire? La Banca Popolare di Cividale ha una sua “ricetta”: la tecnologia, pur fondamentale, ha portato l’enfasi sulla scala produttiva. La qualità della relazione personale e della fiducia, tuttavia, fondamentalmente non dipende dalla scala produttiva bensì dalla preparazione, motivazione ed organizzazione del personale della banca”. “Il nostro istituto – ha concluso Benatti tra gli applausi del qualificato pubblico - si vuole creare una sua strada fra le Fintech e le banche nazionali, fatta di Agilità, Reattività, Velocità decisionale, Elasticità ed approccio collaborativo con gli stakeholders. Tre progetti incorporano in pieno questa filosofia: Progetto Civibanca 2.0 (già premiato da ABI nel 2015); Conto “Green” e le novità introdotte da Febbraio nella Consulenza avanzata in materia di investimenti”. Si amplia così la lista delle parole chiave nell’evoluzione della relazione banca-cliente: alle tradizionali trasparenza, semplicità, personalizzazione e accessibilità, si aggiungono oggi prossimità, velocità, interconnessione ed empatia. Queste sono state, in sintesi, le conclusioni del convegno ABI.
go to top