Banca Popolare di Cividale - Risultati consolidati al 31 dicembre 2014

27/03/15

Il bilancio del gruppo torna in utile per oltre 10 milioni

Risultati consolidati al 31 dicembre 2014   IL BILANCIO DEL GRUPPO BANCA POPOLARE DI CIVIDALE TORNA IN UTILE PER OLTRE 10 MILIONI SI CONFERMA L’APPORTO DETERMINANTE DELLA COMPONENTE FINANZIARIA PROSEGUE IL CONTENIMENTO DEGLI ONERI OPERATIVI (-1,6% A/A); ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE IN CALO DEL 7% IL COVERAGE RATIO DEI CREDITI DUBBI SI POSIZIONA AL 43,7% - UNO DEI PIU’ ALTI DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO; IN PARTICOLARE LA COPERTURA DEI CREDITI IN SOFFERENZA SI COLLOCA AL 56% FORTE CRESCITA DELLA RACCOLTA GESTITA (+7,8% A/A) EROGATI NUOVI FONDI A IMPRESE E FAMIGLIE PER OLTRE 190 MILIONI DI EURO COMMON EQUITY TIER 1 RATIO AL 10,04% (IN REGIME TRANSITORIO); TOTAL CAPITAL RATIO AL 10,66% Cividale del Friuli, 27 marzo 2015 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Cividale riunitosi il 18 marzo 2015 ha approvato il progetto di bilancio e i risultati consolidati al 31 dicembre 2014, che vedono il ritorno all’utile sia a livello individuale che consolidato. Il Consiglio di Amministrazione dopo aver attentamente valutato le raccomandazioni della Banca Centrale Europea e della Banca d’Italia ha altresì deliberato di destinare integralmente l’utile di periodo al rafforzamento patrimoniale, consentendo in tal modo di mantenere condizioni di adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica coerenti con il complesso dei rischi assunti. Ha altresì deliberato, pur prendendo atto dei positivi risultati dell’esercizio, di proporre all’Assemblea dei Soci di determinare il prezzo di emissione dell’azione in euro 19,60, valore più coerente con le dimensioni patrimoniali dell’azienda e le prospettive del sistema bancario italiano. Gli aggregati patrimoniali Al 31 dicembre 2014 i crediti verso la clientela si attestano a 2.735 milioni di euro con un decremento del 12,2% rispetto a dicembre 2013; la flessione è coerente con la dinamica evidenziata a livello di sistema e risente sia della persistente debolezza della domanda, soprattutto per investimenti da parte delle imprese, sia dei fattori restrittivi dal lato dell’offerta per via del contingente peggioramento del rischio di credito. Ciononostante, pur nelle severe condizioni operative, il Gruppo ha assicurato erogazioni di credito a supporto all’economia reale del territorio per circa 88 milioni di euro, destinati alle famiglie e, per oltre 102 milioni di euro, alle aziende. La qualità del credito risente del prolungarsi della recessione economica in atto. Alla chiusura del periodo, i crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore, assommano a 374,4 milioni di euro rispetto a 362,3 milioni di euro a fine esercizio 2013. Nel dettaglio, i crediti in sofferenza, al netto delle rettifiche di valore, si attestano a 180,2 milioni di euro a fronte di 158,9 milioni a fine dicembre 2013, con un’incidenza sul portafoglio crediti del 6,6% e un livello di copertura pari al 56,0%. Gli altri crediti di dubbio esito si rappresentano complessivamente in 194,2 milioni di euro, in calo del 4,5% rispetto a 203,4 milioni di euro a fine 2013, con un’incidenza sull’intero portafoglio crediti pari a 7,1%. Di questi, 155,0 milioni – rispetto a 148,2 milioni a fine dicembre 2013 – sono riferiti a incagli, 9,7 milioni – a fronte di 11,2 milioni a fine dicembre 2013 – sono costituiti da esposizioni ristrutturate, mentre 29,5 milioni sono rappresentati da crediti scaduti, a fronte di 44,1 milioni di fine 2013. L’indice di copertura complessivo dei crediti deteriorati risulta pari al 43,7%. La raccolta diretta si attesta a 2.702 milioni di euro in calo del 26,9% rispetto a dicembre dell’esercizio precedente principalmente per effetto della riduzione delle operazioni in pronti contro termine passivi con controparti istituzionali (CCG). Al netto di tale componente l’aggregato evidenzia una crescita del 6%. La raccolta indiretta risulta pari a 880 milioni di euro è praticamente stabile rispetto all’esercizio precedente. La componente riferita al “risparmio gestito”, che si rappresenta in 587 milioni di euro, è in aumento del 7,8%, mentre la componente amministrata, pari a 293 milioni di euro, è in diminuzione rispetto a 330 milioni al 31 dicembre 2013. Le attività finanziarie assommano a 1.101 milioni di euro rispetto a 1.580 milioni di euro alla chiusura dell’anno e sono principalmente rappresentate da titoli di Stato italiani. La riserva da valutazione sui titoli AFS, iscritta fra le poste del patrimonio netto, è positiva per 11,5 milioni di euro, rispetto ai 5,3 milioni di fine 2013. In ulteriore miglioramento anche il profilo di liquidità dell’istituto, con riserve nette di liquidità a tre mesi pari a 365 milioni di euro ed un rapporto di Liquidity Coverage Ratio pari al 306%.   Il patrimonio netto e i coefficienti patrimoniali Al 31 dicembre 2014 il patrimonio netto del Gruppo registra una consistenza di 276,2 milioni di euro. Il common equity TIER1 è pari a 230,6 milioni di euro a fronte di attività di rischio ponderate (RWA) per 2.296,7 milioni di euro. I coefficienti patrimoniali si attestano, anche per effetto dell’intepretazione restrittiva data dall’Autorità di Vigilanza alla computabilità degli strumenti “subordinati” a livello di Total Capital Ratio, rispettivamente a: 10,04% per il Common Equity Tier1 ratio in regime di applicazione transitorio (cosiddetto “phased in”); 10,66% per il Total Capital Ratio “phased in”. I risultati economici Il margine di interesse si attesta a 69,5 milioni di euro e registra un decremento del 15,6% rispetto a 82,4 milioni del 2013; la variazione è stata determinata, tra l’altro, dal minor apporto della componente riferita ai crediti verso la clientela,  che risente del basso livello dei tassi di interesse a breve termine non del tutto compensato da un’importante diminuzione del costo della raccolta, nonchè dalla mancata ripresa dei volumi e dalla ricomposizione del portafoglio titoli. Le commissioni nette ammontano a 21,7 milioni di euro, in calo del 2,5% rispetto al periodo precedente. Positivo l’andamento delle commissioni sugli incassi e pagamenti (+7,1%) e l’attività di gestione ed intermediazione (+3,7%), mentre è in flessione la componente riferita alle garanzie rilasciate. In diminuzione  il risultato dell’attività di negoziazione, cessione/riacquisto di AFS, pari a 35,6 milioni di euro, rispetto ai 51,1 milioni di euro del 2013. Complessivamente i proventi operativi netti raggiungono i 130,1 milioni di euro, in calo del 16,9% rispetto ai 156,6 milioni del periodo di raffronto. Gli oneri operativi pari a 67,3 milioni di euro evidenziano un calo rispetto al periodo precedente dell’1,6%. Più in dettaglio, le spese per il personale si attestano a 39,9 milioni di euro in diminizione del 3,5%; le altre spese amministrative, passano da 25,7 milioni di euro a 23,9 milioni di euro con un calo del 7,0% rispetto a dicembre 2013. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali sono pari a 3,5 milioni di euro ed evidenziano un incremento di 2,1 milioni rispetto al periodo precedente conseguente ai maggiori ammortamenti su beni materiali nonché a costi per impairment effettuati su asset immobiliari. Il risultato netto della gestione operativa si attesta quindi a 62,8 milioni di euro, in calo del 28,8% rispetto ai 88,2 milioni di euro del corrispondente periodo dello scorso anno. Le rettifiche nette di valore per deterioramento dei crediti e altre attività finanziarie sono pari a 38,9 milioni di euro; la voce comprende 2,0 milioni riferiti a svalutazioni di titoli partecipativi e fondi iscritti nel portafoglio AFS. Alle sole rettifiche di valore su crediti per 36,2 milioni di euro corrisponde quindi un “costo del credito” di 132 basis point. Gli accantonamenti per rischi ed oneri accolgono per 0,5 milioni di euro la stima per rischi di revocatorie, per 0,7 milioni ai rischi per cause civili e reclami clientela, e per 0,1 milioni l’intervento richiesto dal Fondo Interbancario Tutela Depositi. Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta quindi a 22,6 milioni di euro (era negativo per 43,4 milioni nel 2013). Gli oneri fiscali del periodo sono pari a 12,5 milioni di euro. L’utile dell’esercizio è pari a di 10,1 milioni di euro (era negativo per 35,8 milioni nel 2013). Assemblea dei soci Il Consiglio di Amministrazione ha formalizzato la convocazione dell’Assemblea ordinaria dei Soci per il 24 aprile 2015 in prima convocazione e, occorrendo, per domenica 26 aprile 2015 in seconda convocazione, presso il centro San Francesco in Cividale del Friuli. L’Avviso di convocazione sarà pubblicato nei termini di legge.   Risultati consolidati al 31 dicembre 2014  
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