Varato il piano industriale 2016-2018 della Banca Popolare di Cividale

07/07/16

Federico Fabbro nuovo direttore generale

Ci saranno significative novità nell’immediato futuro della Banca Popolare di Cividale pur nel solco della tradizionale ‘mission’ che la caratterizza quale ‘banca di territorio’. E’ stato infatti varato dal consiglio di amministrazione presieduto da Michela Del Piero il nuovo piano industriale 2016-2018 che prevede significative trasformazioni nella vita dell’istituto tra tagli nei costi, snellezze decisionali, razionalizzazione delle rete commerciale, innovazione tecnologica ed informatica e investimenti nel marketing e nella formazione del personale. Le linee guida del piano triennale sono state presentante ai capiservizio e direttori di filiale della banca nel corso di una apposita riunione per condividere il progetto con coloro che dovranno responsabilmente realizzarlo. Le criticità sistemiche e il perdurare delle crisi economica, per quanto condizionanti, non hanno ridimensionato gli obiettivi di crescita in autonomia della Popolare che, forte di un recente rafforzamento patrimoniale, prevede nel triennio uno sviluppo degli impieghi netti e una “forte crescita” degli impieghi alle imprese con fondi di terzi. L’istituto cividalese ha pure deliberato il  cambio della piattaforma informatica per dare maggiore efficienza alla gestione operativa che, unitamente ad altri fattori di controllo, consenta una riduzione delle spese amministrative ordinarie. Agire sui costi sarà imprescindibile in questo arco di tempo tant’è che è stata programmata, da una parte, la chiusura di alcune agenzie non performanti e, dall’altra, l’attivazione di numerosi ATM evoluti tra il 2017 e il 2018. Una revisione profonda dei ‘processi chiave’ e la semplificazione dell’organigramma per ridurre i tempi e gli stadi dei livelli decisionali a tutto vantaggio di una più tempestiva capacità di risposta alle esigenze della clientela è un altro punto qualificante del piano triennale che non tralascia di occuparsi di un miglioramento nella gestione delle risorse. E’ previsto al riguardo un investimento finanziario nel triennio per sostenere la formazione del personale, mentre si stima che al termine del processo di migrazione informatica almeno 20 addetti di sede saranno immessi nella rete commerciale per favorire le strategie di marketing. In questo quadro si inserisce pure una novità nel management. Il consiglio di amministrazione ha inteso intervenire anche a livello dei vertici operativi con scelte che hanno privilegiato una linea interna. Federico Fabbro è stato nominato direttore generale (era vice direttore generale) dopo che il predecessore Gianluca Benatti ha risolto il rapporto di lavoro con la banca.  
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