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Grande attesa per la presentazione del nuovo libro di Claudio Mattaloni 'La storia liquida. L'acqua nei secoli a Cividale del Friuli', imponente

Scritto da CiviBank | 30/05/10
Grande attesa per la presentazione del nuovo libro di Claudio Mattaloni 'La storia liquida. L'acqua nei secoli a Cividale del Friuli', imponente volume pubblicato a cura dell'Associazione Amîs di Grupignan che racconta, in maniera inedita e originale, la storia di Cividale da un insolito punto di vista: l'acqua. Un'approfondita indagine che ha l'intento di ricostruire le modalità di approvvigionamento idrico che, dai tempi dei Romani ad oggi, si sono attivate e succedute nella città di Cividale e in tutte le sue frazioni. L'appuntamento è per venerdì 4 giugno alle ore 20.30 presso la sede dell'Associazione Amîs di Grupignan (Grupignano di Cividale, via Premariacco 96); presenterà l'opera il prof. Mauro Pascolini, ordinario di Geografia dell'Università di Udine. Il libro è edito grazie al sostegno del Gruppo Banca Popolare di Cividale, della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Udine e del Comune di Cividale del Friuli. Lo studio curato dallo storico cividalese Claudio Mattaloni e promosso dall'Associazione culturale-ricreativa Amîs di Grupignan, è stato avviato in seguito all'avvincente riscoperta e alla successiva minuziosa ricostruzione del pozzo scavato nel 1890 a Grupignano. Dopo anni di ricerche sulle modalità di rifornimento d'acqua nel territorio della città ducale, ne è uscito un corposo volume che, nelle sue 500 pagine, descrive dettagliatamente l'utilizzo dell'acqua dal periodo romano sino all'attualità, approfondendo innumerevoli aspetti sinora mai indagati. Sono emersi, tra l'altro, la situazione idrica nei numerosi luoghi religiosi e fortificati del territorio e molte curiose notizie del periodo medievale, quando l'acqua scorreva anche nelle fosse sottostanti alle massicce mura difensive. Sono state ricostruite le complesse vicende dei diversi acquedotti cittadini e minuziosamente censiti e corredati di note storiche tutti i pozzi situati nei borghi della città; inoltre, interessanti documenti provenienti da vari archivi hanno consentito di raccogliere progetti grafici, dati sulle modalità di scavo di pozzi e fontane e di risalire ai loro precisi costi di realizzazione. Il fiume Natisone è stato indagato in ogni suo aspetto e, per la prima volta, è stata ricostruita la storia della roggia Torreano-Cividale; una parte notevole del volume è dedicata alla storia dei mulini cittadini, degli opifici idraulici e non mancano le memorie orali, le leggende e la ricostruzione di figure detentrici di singolari capacità, quali i rabdomanti cividalesi in grado di captare la presenza dell'acqua nel sottosuolo. Il volume è composto di circa 600 immagini, perlopiù indedite, con moltissime foto d'epoca, mappe e progetti originali provenienti da biblioteche e archivi non solo regionali, ma anche di Venezia e di Milano.