ASSEMBLEA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE: APPROVATO IL BILANCIO 2009 ALL'UNANINIMITA'.

12/05/10

Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Cividale si tinge di rosa. Francesca Bozzi, 38 anni, laurea in economia, a.d. della Bozzi

Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Cividale si tinge di rosa. Francesca Bozzi, 38 anni, laurea in economia, a.d. della Bozzi Meccanica spa di Buttrio (Ud) e componente del cda di Confidi Friuli è stata eletta dall'assemblea dei soci nel cda della Popolare su indicazione del presidente Lorenzo Pelizzo in sostituzione dell'imprenditore Mario Cattaruzzi che lascia dopo un mandato per andare a ricoprire un altro incarico all'interno del gruppo bancario cividalese. La Bozzi è la prima donna amministratore della Popolare dalla fondazione della Banca. Sono stati inoltre confermati altri due consiglieri in scadenza, i vicepresidenti Adriano Luci, presidente di Confindustria Udine e Carlo Devetak, esponente della comunità slovena di Gorizia e Trieste. Un'assemblea alquanto significativa quella celebrata nel centro S. Francesco di Cividale del Friuli gremito di soci-azionisti (oltre 600) che hanno approvato all'unanimità il bilancio 2009 e apportato alcune modifiche statutarie inerenti al funzionamento dell'assemblea stessa e dell'elezione delle cariche sociali. Un segnale di convinta approvazione da parte dei soci all'operato dei vertici della banca friulana. La 'Cividale', unica banca autonoma a dimensione regionale in Friuli VG, ha dimostrato anche nel corso del passato esercizio, infatti, di essere rimasta fedele ai principi del credito popolare, sostenendo più di altri i comparti produttivi in una fase congiunturale estremamente critica. 'La Banca Popolare di Cividale - ha affermato il presidente Pelizzo - si è ulteriormente distinta: a livello di bilancio consolidato evidenziamo un incremento degli impieghi del 14,5% nell'anno più 'nero' dell'emergenza congiunturale. E' un forte segnale di fiducia che abbiamo dato al territorio in cui operiamo che non trova analoghi riscontri tra i nostri 'competitor''. 'Paradossalmente ? ha aggiunto - la crisi economica ha fatto riscoprire come una risorsa preziosa per le economie locali le banche di territorio che il sistema delle Popolari ben rappresenta con i suoi 102 istituti, quasi 10 mila sportelli, oltre 10 milioni di correntisti, 1.150.000 soci, 83.500 dipendenti e una quota di mercato che supera il 25%. Dobbiamo sentici orgogliosi di essere gli azionisti dell'unica Banca Popolare del Friuli VG, eredi di una tradizione che vanta 123 anni di storia che sta a noi far proseguire e progredire nel solco di quei valori ispiratori originari che sono cooperazione, localismo e solidarietà, capisaldi di un modello di business basato sulla prossimità e la intensità della relazione con il cliente-socio'. E questo modello si è rivelato efficace come si evince dal bilancio consolidato, illustrato dal direttore generale Luciano Di Bernardo, che attesta una massa amministrata di quasi 7 miliardi di euro, una raccolta diretta cresciuta del 13,4% e portatasi a quota 2.561 milioni, impieghi per 2.833 milioni con un +14,5% e un utile netto registrato dalla capogruppo di 10, 5 milioni che ha consentito di distribuire un dividendo di 0,45 euro per azione, mentre il valore del titolo è stato portato da 23,5 a 24 euro. Un rendimento complessivo, quindi, del 4%, a ulteriore dimostrazione della capacità remunerativa della banca che ha un indice di patrimonializzazione del 14,3%, rispetto all'11,3% della media del sistema. Il patrimonio della Popolare si è incrementato del 125% negli ultimi 5 anni. Inoltre, è stato redatto per la prima volta il 'Rendiconto Sociale' che bene illustra come la banca cividalese sa interpretare al meglio la responsabilità sociale dell'impresa. Il valore in termini di ricadute sul territorio prodotto nel 2009 dal gruppo bancario friulano supera i 56 milioni di euro, ripartito in risorse umane, soci, imposte e tasse, territorio e ambiente. 'E' un documento della massima importanza ? ha commentato il presidente -, un 'biglietto da visita' che esibiamo molto volentieri poiché ben documenta il ruolo che svolge la nostra realtà creditizia in questa regione'. Il presidente si è soffermato sull'avvio dei lavori per la riconversione del sito industriale ex-Italcementi da 30 anni abbandonato al degrado, un complesso e articolato progetto di recupero urbanistico denominato 'Cividale 3' dove avrà ubicazione anche la nuova sede centrale del gruppo bancario e della partecipata società Help Phone. Si è aperto così un grande cantiere che cambierà il volto di un'area di 72 mila mq e darà un notevole impulso alla stessa economia di Cividale e della provincia di Udine. La controllata Banca di Cividale SpA, da parte sua, ha registrato sensibili incrementi della massa amministrata in un contesto di forte criticità del mercato. La gravità della congiuntura economica ha indotto il cda a incrementare la tradizionale politica prudenziale di accantonamenti al fine di affrontare con serenità gli effetti tutt'altro che prevedibili della crisi in atto. La società di leasing, Civileasig, in poco più di tre anni è passata da 80 milioni a quasi 300 milioni di impieghi a fine 2009 registrando un utile che sfiora gli 800 mila di euro, in linea con quello dell'anno precedente. Tutto ciò utilizzando 9 dipendenti e in un momento di forte flessione del settore della locazione finanziaria che segna un ? 35% di 'stipulato' a livello nazionale, mentre la nostra controllata ha mantenuto lo stesso livello del 2008. Dopo l'acquisizione della quota di controllo di Nordest Banca (il 51% per un controvalore di 18 milioni di euro) il piccolo istituto è entrato a far parte del gruppo bancario cividalese. Sono state poste in essere le condizioni per un riequilibrio della gestione in vista di un ritorno all'utile entro la metà del 2010 (che si sta verificando); dall'altra, è stata conferita alla Neb una spiccata specializzazione che per ora si è concentrata sul finanziamento degli impianti fotovoltaici, ma che presto si estenderà verso i settori assicurativo, del risparmio gestito e del parabancario. Per quanto riguarda l'espansione ad Est, nel gennaio scorso con la slovena Dezelna banka di Lubiana è stata sottoscritta una lettera d'intenti per incrementare sensibilmente l'iniziale quota di partecipazione dal 5,5% a oltre il 40% con l'acquisto del pacchetto azionario del socio privato KD Group (ora al 36%) per un costo che si aggirerà sui 30 milioni di euro. E' in corso la due diligence prima di richiedere le necessarie autorizzazioni alla Banca d'Italia. E' una banca di ispirazione agricola e cooperativa che vanta 80 sportelli in tutto lo Stato sloveno e con una forte vocazione ad assistere la famiglia e le piccole imprese. In Veneto continua a rappresentare un potenziale fattore di sviluppo in quell'area l'attività della Banca Artigianato Industria (gruppo Creval) di cui la 'Cividale' vanta una partecipazione del 10% suscettibile di ulteriore crescita. Relativamente al territorio di tradizionale operatività, con l'apertura nel corso del 2009 delle nuove sedi di Mortegliano, Mestre, Aviano e Tricesimo la rete degli sportelli della controllata Banca di Cividale S.p.A. è salita a 63 filiali, senza contare che sono in fase di apertura le nuove agenzie di Portogruaro, Tarvisio e Martignacco-Città Fiera. Infine, il personale del gruppo bancario è passato dalle 488 unità del 2008 ai 543 addetti a fine 2009, elemento che dimostra anche la preziosa funzione sociale svolta in termine di occupazione.
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