Sette giorni tutti in salita fino a raggiungere la vetta. E' questo il programma di lavoro della 41. Verzegnis-Sella Chianzutan (11/13 giugno), che domani chiude le iscrizioni, martedì si presenta in conferenza stampa a Udine nella sede della Regione (via Sabbadini 31, ore 11.30), mercoledì e giovedì pulisce e infiocchetta il tracciato di gara, venerdì esegue le verifiche sportive e tecniche, sabato alza il sipario sulle prove (primo turno alle 9.30) e domenica propone lo spettacolo e le emozioni della gara (prima manche alle 10.30). L'elenco ufficiale dei concorrenti sarà disponibile solo mercoledì, quando tutte le tessere del mosaico andranno al loro posto, suddivise per gruppi e classi, con un'ampia partecipazione straniera. Tra i big annunciati spicca il nome di Giulio Regosa, pluricampione italiano ed europeo, settimo assoluto a Verzegnis nel 2008 e vincitore della categoria CN, ovvero i prototipi nazionali, su Osella PA21/S della scuderia Ateneo. Stavolta il driver bresciano dovrebbe avere a disposizione un'Osella con motore Honda da oltre 320 hp della categoria E2B, vetture sport biposto, in grado di lottare per il podio. Però il condizionale è d'obbligo: 'Io a Verzegnis voglio esserci, ma la macchina al momento non è ancora pronta. Il team Mille Miglia sta facendo il possibile, spero sia tutto pronto per venerdì'. In tanti fanno il tifo per Regosa, 62 anni portati benissimo, un'infinità di gare alle spalle e una grinta da far invidia ai colleghi ragazzini: 'Questa gara la conosco in tutti i sensi, nel bene e nel male. Sono in un rapporto di odio e amore, perché nel 2007 ho sbattuto e nel 2008 ho vinto. Il percorso è molto difficile, ricco di insidie, non perdona alcuna distrazione'. Qual è dunque il bello e il brutto delle gare in salita? 'Di brutto, per la verità, non ci trovo proprio niente, salvo gli incidenti che, purtroppo, fanno parte del gioco. Il problema, semmai, è la necessità di mantenere un'assoluta concentrazione nella guida. Non sono permessi errori, ci si gioca tutto in due manche tiratissime, non c'è spazio per recuperare. Se fai uno sbaglio, passi da primo a quinto in un attimo. Per cui conta molto la cura dei particolari, motore, gomme e assetto devono andare alla perfezione, ma poi anche il pilota deve girare a mille. Altrimenti gli avversari ti passano e la classifica, impietosa, ti dice che sei rimasto al palo'.http://www.scuderiafriuli.com/verzegnis%20it%2009.html