Aggiornamenti, proroghe, novità, annunci, smentite… Da quando è stato lanciato nel luglio 2020 il Superbonus 110% ha subito numerose revisioni, e a volte può non essere chiaro come funziona, quali lavori sono inclusi e quali no, e soprattutto a cosa stare attenti in fase di progettazione. In questa breve guida puoi trovare un riassunto aggiornato a giugno 2021 di tutte le caratteristiche del Superbonus 110%.
Il Superbonus 110% è un bonus fiscale che permette di ristrutturare un immobile residenziale (singolo o in condominio) per renderlo più sostenibile ed efficiente a livello energetico grazie al credito d’imposta. Questo meccanismo permette al richiedente, una volta certificati correttamente i lavori, di ricevere “indietro” una cifra pari, appunto, al 110% di quanto speso sotto forma di credito fiscale. Contrariamente ad altri bonus simili, il Superbonus ha anche un orizzonte temporale meno diluito: il credito fiscale è assegnato in 5 anni. Per fare un confronto, l’Ecobonus “normale” viene assegnato in 10 anni.
I fondi per il Superbonus ammontano a ben 18 miliardi di euro, ma si stima che ne siano stati usati solo il 13,3% a marzo 2021. Colpa probabilmente della documentazione tecnica necessaria per accedere al bonus, molto complessa e approfondita, che potrebbe aver scoraggiato persone potenzialmente interessate. Con il recente Decreto Semplificazioni, però, l'asseveramento tecnico necessario per iniziare la ristrutturazione è stato semplificato notevolmente, grazie all’uso della CILA.
Stai pensando di usufruire del Superbonus nel 2021 e vuoi chiarirti le idee su come funziona, quali lavori puoi fare e cosa puoi fare per non incappare in errori (e nell’Agenzia delle Entrate)? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
A parte tutte le considerazioni - per quanto corrette - pratiche, il Superbonus è soprattutto una misura per salvaguardare il pianeta e contrastare la povertà energetica. Una casa più efficiente spreca meno energia, e sprecare meno energia è fondamentale per diminuire le emissioni di CO2. Il 60% delle case degli italiani è di classe energetica G-F, e questo crea un danno sia alle finanze familiari, sia all’ambiente.
Con il Superbonus hai un sostegno finanziario reale per fare lavori anche molto dispendiosi: è un’occasione unica. In più, l’efficientamento energetico ti permette, nel lungo periodo, di risparmiare sulle bollette.
Una casa ristrutturata per l'efficientamento energetico conserva meglio il calore d’inverno ed è più fresca d’estate. Gli interventi possibili con il Superbonus, poi, ti permettono di renderla più vivibile e confortevole: si va dall’installazione di nuovi infissi all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Se nel futuro vorrai vendere l’immobile, la classe energetica migliorata e le ristrutturazioni operate ti permetteranno di ottenere una valutazione migliore.
Per sfruttare il Superbonus il progetto di ristrutturazione deve includere almeno un intervento trainante; gli interventi trainati, per godere della detrazione al 110%, devono essere completati insieme agli interventi trainanti. I lavori devono garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche o, se ciò non è possibile, almeno conseguire la classe energetica più alta possibile per l'immobile. In più, l'immobile deve essere provvisto di un impianto di riscaldamento, anche non funzionante.
Interventi trainanti | Interventi trainati |
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*è possibile accedere al Superbonus anche eseguendo solo questi lavori, quindi senza miglioramento della classe energetica dell'immobile, a patto che vengano anche installati sistemi di monitoraggio strutturale continuo ai fini antisismici.
Il Superbonus, prima di tutto, è una misura rivolta agli immobili di tipo residenziale. Sono esclusi, a prescindere dal loro uso, gli immobili delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (ville e castelli). Di conseguenza il Superbonus è applicabile per lavori eseguiti da:
Per quanto riguarda le scadenze, invece, ecco una tabella riepilogativa aggiornata a giugno 2021:
Immobile | Scadenza |
singole unità immobiliari | 30 giugno 2022 |
edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate | 30 giugno 2022, con proroga fino al 31 dicembre 2022 se al 30 giugno sono effettuati lavori pari almeno al 60 per cento dell’intervento complessivo |
condomini | 31 dicembre 2022 |
case IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) | 30 giugno 2023, con proroga fino al 31 dicembre 2023 a patto di aver completato il 60 per cento dell’intervento entro il 30 giugno |
altri beneficiari | 31 dicembre 2021 |
In quanto bonus fiscale, il Superbonus viene depositato nel cassetto fiscale del richiedente, un processo che si chiama "cessione del credito". Ciò significa che, una volta completate tutte le procedure e documentati correttamente i lavori, il richiedente riceverà il 110% della somma spesa sotto forma di credito fiscale, in 5 rate di medesimo importo. Ogni rata viene accreditata in sede di dichiarazione dei redditi, una per anno, per un totale quindi di 5 anni.
Questo però è il caso solo se decidi di pagare i lavori anticipando completamente la cifra: una volta completati, nel corso di 5 anni recupererai tutta la spesa, più il 10%. Non tutti però hanno la disponibilità economica per anticipare le somme della ristrutturazione, specialmente nel caso in cui siano necessari, o si vogliano fare, lavori importanti. Di conseguenza, il Superbonus prevede due misure per permettere a tutti di rendere la propria casa più efficiente a livello energetico:
sconto in fattura: con questo sistema il credito fiscale viene trasferito alla ditta che esegue i lavori; sarà quindi la ditta stessa a ricevere dallo Stato il credito, mentre il committente (ovvero il cliente) non dovrà pagare direttamente i lavori eseguiti.
cessione del credito a terzi: c'è anche la possibilità di cedere il credito del Superbonus a una banca o altro intermediario finanziario, che concede un finanziamento per fare i lavori di ristrutturazione. Questo metodo è il più adatto se non possiedi già un capitale iniziale consistente e se vuoi approfittare del Superbonus per una ristrutturazione importante - e quindi dispendiosa.
Cedendo il credito d'imposta a una banca hai la possibilità di iniziare i lavori anche se non hai già da parte i soldi necessari; una volta conclusi i lavori, il credito fiscale del Superbonus passa alla banca. Il vantaggio di questa soluzione è che il credito fiscale viene usato per estinguere subito il finanziamento: a seconda dei casi, una volta finiti i lavori e accertati i requisiti per il bonus, potresti estinguere il finanziamento anche subito. Anche se ciò non accadesse, avresti comunque già restituito una bella fetta del finanziamento, con il risultato di aver fatto una ristrutturazione a costo zero o quasi.
Ciò non toglie che una ristrutturazione fatta per ottenere il Superbonus deve seguire dei criteri specifici dettagliati, nell'uso di materiali specifici per i lavori e nella documentazione dei lavori stessi. Per quanto riguarda i materiali è fondamentale affidarsi a un professionista o una ditta specializzata, che devono seguire il "Decreto Requisiti" del MISE.
Per quanto riguarda invece la documentazione, il Decreto Semplificazioni pubblicato il 01 giugno 2021 ha introdotto una novità che rende l'iter di documentazione più veloce: l'uso della CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata). Rispetto alla SCIA, che era necessaria prima del Decreto, la CILA non richiede l'accesso ai documenti catastali del Comune, permettendo quindi di risparmiare tempo e iniziare prima i lavori. La SCIA rimane obbligatoria solo nei casi di lavori con demolizione e ricostruzione.
In ogni caso è fondamentale essere scrupolosi nella compilazione di tutti i documenti necessari, tenuto conto che l'Agenzia delle Entrate può fare dei controlli fino a 8 anni dalla fine dei lavori. La procedura corretta di documentazione dei lavori prevede:
Tutti questi documenti vanno caricati sul portale Enea apposito. Ci sono poi tutti i documenti tecnici dei lavori, che vanno prodotti e trasmessi dalla ditta che li esegue - un processo che è sempre bene seguire con attenzione.
Per tutti questi motivi è importante affidarsi a professionisti del settore. In alcuni casi le banche stesse a cui chiedi il finanziamento includono nel servizio una consulenza dedicata, in modo da accompagnarti lungo tutto il processo ed evitare errori.