Pagamenti Digitali: ICBPI prevede investimenti per 5 miliardi di euro

17/03/17

Intervento di Andrea Stedile, presidente di Help Line e vicepresidente della Popolare di Cividale

Intervento di Andrea Stedile, presidente di Help Line e vicepresidente della Popolare di Cividale Daniele de Sanctis (ICBPI - CartaSi): “Favorire l’uso della moneta elettronica per far crescere il Paese”.   CIVIDALE - “Il settore della finanza che verrà maggiormente trasformato da qui a tre/quattro anni sarà proprio quello dei pagamenti digitali, il comparto più vicino alle esigenze dei cittadini”. Lo dichiara Andrea Stedile, presidente di Help Line, società del gruppo Istituto Centrale Banche Popolari Italiane (ICBPI) con sede legale a Cividale e con 400 dipendenti in Italia, attiva nel settore dei sistemi di pagamento elettronici, nonché vicepresidente della Banca Popolare di Cividale, che ne detiene una quota del 30%. “Nell’arco massimo di 5 anni l’intero comparto della cosiddetta “finanza tecnologica” otterrà investimenti significativi nell’ordine di miliardi di dollari, tant’è che l’“hub” più importante al mondo in tecnologia, ovvero quello della Silicon Valley, si sta trasformando in un vero e proprio distretto della finanza intesa come laboratorio di tecnologia in materia digitale”, riferisce Stedile. Uno degli elementi chiave connessi ai pagamenti digitali è la sicurezza. Per essere veramente sicuro il pagamento elettronico ha bisogno di due fattori imprescindibili, la tecnologia e la conoscenza; d’altra parte il successo di questo comparto passa necessariamente attraverso la sicurezza del rapporto tra utente che utilizza la carta di credito e la tecnologia che è di supporto alla transazione. “Nel campo della tecnologia di supporto ai pagamenti digitali – afferma Stedile - si stanno facendo passi concreti, soprattutto con investimenti mirati. Basti pensare a quelli effettuati negli ultimi due anni per la trasformazione digitale delle procedure di pagamento e di ammodernamento del Paese da parte di ICBPI: ben 5 miliardi di euro”. Autori di questi significativi investimenti sono i fondi Advent, Bain e Clessidra, che credono fermamente ad un rapido sviluppo del mercato dei pagamenti elettronici. “Un dato significativo – continua – è dato dall’incidenza delle frodi nei pagamenti digitali che è pari solo allo 0,2% di tutte le transazioni grazie anche all’utilizzo di un sofisticato software, che prevede veri e propri “allert” su determinate operazioni considerate anomale. Servizio questo di prevenzione frodi, gestito da Help Line”. “Inoltre - continua il presidente Stedile -, sul piano normativo “ci sono le direttive europee, l’ultima del 2015, ad assicurare che consumatori e aziende siano tutelati e protetti e che vi sia trasparenza e sicurezza”. Rispetto agli altri Paesi Europei in Italia si registra una maggiore difficoltà all’avvicinamento degli utenti a queste procedure di incasso e pagamento. Un dato su tutti: in Italia solo il 17% della spesa delle famiglie italiane, (199 miliardi), è fatta con pagamenti digitali mentre la media europea è del 35%, che nei paesi nordici sale addirittura al 60%. “Ciò che manca – dice Stedile al riguardo - è l’approccio culturale interno al nostro Paese che aiuti a diffondere l’uso del digitale e a questo ci si arriva solo attraverso una formazione finanziaria a tutti i livelli”. Un impulso in tal senso è previsto dal fatto che si sono affacciati nel settore della moneta elettronica i grandi operatori dell’e-commerce. Sulla progressiva diffusione della moneta elettronica in Italia ci crede fortemente l’ICBPI il cui piano industriale prevede investimenti per ben 5 miliardi di euro, ha reso noto Daniele de Sanctis, responsabile delle relazioni esterne del gruppo, in visita a Cividale per un convegno. I tre importanti fondi internazionali Bain, Advent e Clessidra, che hanno rilevato recentemente, l’Istituto Centrale Banche Popolari Italiane, sono fortemente motivati a destinare ingenti risorse allo sviluppo di tecnologia innovativa per far crescere il comparto”. “Quella dei pagamenti digitali – afferma De Sanctis - è una partita importante, la competitività del nostro Paese a livello internazionale si gioca anche su questo tavolo; per attrarre investitori stranieri è necessario che il pagamento elettronico, alternativo alla moneta, sia correttamente parte di un sistema che garantisca sicurezza. Sono convinto che gli enormi sforzi di investimento in questo specifico settore in Italia da parte dei Fondi e dell’ICBPI saranno fondamentali non solo per dare dei vantaggi di comodità e risparmio ma anche come enorme opportunità di crescita del Paese”.   

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