Banca Popolare di Cividale: dati preliminari 2015

12/02/16

Il CdA ha esaminato gli "schemi preliminari" di bilancio 2015

Cividale del Friuli, 12 febbraio 2016. – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Cividale, ha esaminato i principali dati preliminari riguardanti l’esercizio 2015 sui quali iniziano a riflettersi i primi segnali di ripresa dell’economia reale. Positiva è infatti la dinamica del credito, con un sensibile miglioramento delle nuove erogazioni. I margini operativi da clientela sono sostenuti dalla resilienza del margine di interesse e dal progresso dei ricavi da commissioni. Aggregati patrimoniali Al 31 dicembre 2015 i crediti verso la clientela si attestano a 2.684,4 milioni di in calo dell’1,9% rispetto ai 2.735,3 milioni di euro del 31/12/2014. Nel corso dell’anno peraltro, le nuove erogazioni complessivamente sfiorano 221 milioni di euro. I nuovi mutui ai privati nell’anno raggiungono 115 milioni di euro (+31%) rispetto allo scorso anno, I nuovi finanziamenti alle imprese raggiungono i 106 milioni di euro. Alla chiusura del periodo i crediti deteriorati (Non-Performing Exposure, NPE), al netto delle rettifiche di valore, totalizzano 399 milioni, in aumento del 6,5% rispetto a fine dicembre 2014, con un “coverage ratio” del 45,2%, rispetto al 43,7% dell’anno precedente. Nel dettaglio, le sofferenze nette si attestano a 200 milioni di euro, rispetto a 180 milioni a fine dicembre 2014, con un coverage ratio pari al 57,7%. Le inadempienze probabili (“unlikely to pay”) raggiungono 168 milioni di euro, con un coverage ratio del 22,5%, mentre 31 milioni sono rappresentati da esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate con un indice di copertura del 18,8%. La raccolta diretta, rappresentata al netto della componente riferita a controparti centrali, registra una consistenza di 2.562 milioni di euro, in leggera flessione (-0,8%) rispetto a fine 2014. La raccolta indiretta sale a fine periodo a 969 milioni di euro, contro gli 880 di fine 2014, in crescita del 10,1%. La componente riferibile al “risparmio gestito” cresce del 22,7%, passando da 587 a 720 milioni di euro e rappresenta il 74% della raccolta indiretta totale. Le attività finanziarie assommano a 1.198,9 milioni di euro, in aumento del 8,8% rispetto a fine 2014, e sono essenzialmente rappresentate da titoli di Stato italiani iscritti nel portafoglio Available for sale e con bassa duration media di 2,08 anni. Le plusvalenze disponibili su detto portafoglio titoli, iscritte fra le poste del patrimonio netto al netto dell’effetto fiscale, ammontano a 13,5 milioni di euro. Il saldo netto di liquidità complessiva a tre mesi è pari a 252 milioni di euro, in miglioramento dal 30 giugno scorso anche per effetto della cessione delle quote ICBPI.  Le attività “eligible” complessivamente a disposizione ammontano a 1,4 miliardi di euro, al netto del relativo haircut. L’esposizione nei confronti della BCE per operazioni di rifinanziamento è in calo a 310 milioni di euro. Il Patrimonio netto ed i coefficienti patrimoniali. Il Patrimonio netto ammonta al 31 dicembre 2015 a 313,8 milioni di euro. In applicazione del regime transitorio in vigore dal 2014, il Common Equity Tier1 (CET1), che include la quota dell’utile destinato a riserve, è pari a 279,5 milioni di euro a fronte di attività di rischio ponderate (RWAs) per 2.154,4 milioni di euro. Il totale dei fondi propri assomma a 314,4 milioni di euro. I coefficienti patrimoniali si attestano rispettivamente a: 13,0% il Common Equity Tier1 ratio in regime di applicazione transitorio (cosiddetto “phased in”), 13,0% il Tier1 ratio “phased in”, 14,6% il Total Capital ratio “phased in”. Tali coefficienti risultano ampiamente superiori ai livelli minimi stabiliti dall’Autorità di vigilanza per la Banca Popolare di Cividale nell’ambito del processo SREP e posizionano la banca tra i livelli più elevati nell’ambito del sistema bancario del Paese. Il Common Equity Tier1 ratio “fully loaded” è pari al 13,9%. Risultati economici Nel 2015 il margine di interesse si attesta a 65,3 milioni di euro, in riduzione del 6,1% rispetto al 2014. Il margine da clientela evidenzia però una buona tenuta, principalmente per effetto delle azioni di repricing della raccolta. Lo spread commerciale è in miglioramento, attestandosi a 1,94%, nonostante la crescente pressione competitiva sui tassi di rendimento dell’attivo, in presenza di una sostanziale stabilità degli impieghi commerciali. La variazione è quindi principalmente ascrivibile alla componente da “carry trade” correlata alla ricomposizione del portafoglio titoli. Le commissioni nette ammontano a 22,6 milioni di euro, in aumento del 8,0% rispetto al periodo precedente, sostenute dalla dinamica delle commissioni dell’area finanza (risparmio gestito e bancassurance), che registrano un progresso del 17%. Sono in ripresa anche le commissioni relative ai sistemi di pagamento (+7%), mentre sono in flessione quelle di gestione dei conti correnti (-5%). Il risultato netto dell’attività finanziaria si attesta a 80,9 milioni di euro, rispetto a 35,6 milioni del periodo di raffronto, peraltro caratterizzato da risultati non ripetibili (66,5 milioni di euro) per via della cessione della quota di partecipazione (4,44%) in ICBPI perfezionata a fine dicembre. I proventi operativi netti assommano a 169,5 milioni di euro e registrano un incremento del 33,0% rispetto ai 127,5 milioni dell’anno precedente. Gli oneri operativi totalizzano 79,7 milioni di euro, rispetto a 65,7 del periodo di confronto, e comprendono 6,2 milioni di euro quali oneri straordinari per il processo di risoluzione delle quattro banche italiane (Banca Popolare Etruria e del Lazio, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti) avviato a novembre 2015 nonché oneri di contribuzione al FITD per 0,4 milioni di euro. Al netto delle componenti non ricorrenti[1] i costi sono sostanzialmente invariati. Le spese per il personale raggiungono 40,8 milioni di euro, mentre le altre spese amministrative si attestano a 30,7 milioni di euro. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, pari a 8,2 milioni di euro includono 5,7 milioni di euro di svalutazioni di alcuni asset immobiliari. Il risultato netto della gestione operativa si attesta a 89,8 milioni di euro, rispetto a 61,8 milioni di euro del 2014. Le rettifiche nette di valore per deterioramento crediti assommano a 54,7 milioni di euro, con un costo del rischio di credito pari a 204 basis point, con il chiaro obiettivo di rafforzare significativamente il livello di coverage del complesso dei crediti deteriorati, che si attesta al 45,2%. Le rettifiche di valore nette su attività finanziarie assommano a 5,1 milioni di euro riferiti a svalutazioni di titoli partecipativi e fondi iscritti nel portafoglio AFS. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, pari a 5,4 milioni di euro, comprendono 4 milioni di euro quale accantonamento relativo alla procedura delle uscite volontarie con l’utilizzo del Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale. Assunzioni maggiormente conservative circa l’evoluzione del contesto macroeconomico e di settore, anche in considerazione dei rischi persistenti sulle prospettive di consolidamento della ripresa in atto, comportano la rilevazione di rettifiche di valore dell’avviamento per 10 milioni di euro, ad esito dell’impairment test effettuato a fine periodo sugli avviamenti iscritti nel bilancio (pari a 19,1 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte si determina quindi in 14,5 milioni di euro. Le imposte sul reddito dell’esercizio risultano positive per 9,6 milioni. L’utile netto dell’esercizio si attesta quindi a 24,1 milioni di euro. Prospettive per l’esercizio in corso La ripresa in Italia si sta rafforzando, anche se persistono rischi significativi sulla crescita economica, principalmente legati al contesto internazionale: il rallentamento in Cina e nelle economie emergenti, che potrebbe rivelarsi più marcato e duraturo del previsto, ulteriori ribassi delle quotazioni delle materie prime e una domanda inferiore alle aspettative, che manterrebbe ampi margini di capacità produttiva sottoutilizzata per un periodo prolungato. La ripresa in Italia dovrebbe comunque acquisire vigore nel biennio 2016-2017, sostenuta principalmente dalla domanda interna, a fronte di un più graduale rafforzamento degli scambi con l’estero. All’espansione dei consumi dovrebbe contribuire l’aumento del reddito disponibile grazie al miglioramento dell’occupazione. Gli investimenti potrebbero beneficiare di prospettive di domanda e condizioni di finanziamento più favorevoli. Al recupero del ciclo manifatturiero si affiancano segnali di espansione nei servizi e, dopo un lungo periodo di riduzione, di stabilizzazione nelle costruzioni. Tutte queste condizioni consentono di prefigurare la positiva evoluzione dell’attività della banca, principalmente orientata al supporto di famiglie e PMI, e conferiscono maggiore visibilità sul conseguimento di obiettivi gestionali coerenti con il ritorno ad una redditività sostenibile nel medio periodo. In una prospettiva di bassi tassi di interesse per un periodo ancora prolungato e di inasprimento dello scenario competitivo, la redditività sarà sostenuta dalla ripresa dei volumi di credito e dalla dinamica dei ricavi da commissioni, con un progressivo miglioramento del costo del rischio di credito. Il progetto di bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione previsto per il 23 marzo 2016. La presente comunicazione e le dichiarazioni ivi contenute riguardante i risultati preliminari di bilancio non sono state oggetto di verifica indipendente. Questo comunicato stampa contiene i risultati preliminari dell’esercizio al 31 dicembre 2015 che sono basati su previsioni e stime valutative che riflettono gli attuali elementi a disposizione del Board e del Management di Banca Popolare di Cividale ScpA. I risultati effettivi possono pertanto differire da quelli previsti o impliciti nei dati preliminari qui riportati, e redatti su previsioni e stime a disposizione di Banca Popolare di Cividale ScpA alla data odierna. Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Gabriele Rosin, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.   [1]Gli oneri operativi includono oneri non ripetibili relativi alle operazioni di riorganizzazione aziendale conclusi nell’esercizio pe 0,3 milioni di euro e altri oneri non ricorrenti relativi alla cessione di ICBPI per 0,5 milioni di euro.  
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