Inchiesta su Cassa di Risparmio di Ferrara

14/07/16

Massima collaborazione agli inquirenti da parte della Banca Popolare di Cividale

In relazione alla notizia relativa alle indagini disposte dalla Procura di Ferrara relative all’ aumento di capitale sociale della Cassa di risparmio di Ferrara avvenuta nel 2011 la medesima Procura ha promosso accertamenti nei confronti di Banca Valsabbina, Cassa di Risparmio di Cesena, Banca Popolare di Bari e  Banca Popolare di Cividale. All’epoca il consiglio di amministrazione dell’istituto friulano deliberò di partecipare all’aumento di capitale sociale della ‘Ferrara’ per una quota di circa 2,8 milioni di euro, anche in virtù del fatto che CARIFE deteneva da tempo una quota di circa il 5% in NordEst Banca Spa, istituto controllato dalla Banca Popolare di Cividale. Nella giornata di ieri, 13 luglio, la Direzione Generale della Popolare di Cividale ha fornito la massima collaborazione alla Polizia Tributaria producendo tutta la documentazione richiesta. Gli ufficiali di Polizia Giudiziaria, preso atto di tale puntuale collaborazione, hanno ritenuto, pertanto, di non dar luogo ad alcuna perquisizione. Alla banca cividalese viene contestata esclusivamente la violazione della normativa 231/2001 “Responsabilità amministrativa degli enti”. Nessun attuale amministratore o dirigente dell’istituto friulano risulta coinvolto in alcun modo nell’inchiesta. La partecipazione in CARIFE è già stata interamente svalutata e spesata nei precedenti esercizi per le note vicende che hanno coinvolto la banca emiliana. L’attuale Direzione Generale sta ricostruendo puntualmente quanto accaduto nell’ambito dell’operazione contestata per dimostrare l’assoluta correttezza dell’operato di allora.

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