Popolare di Cividale in assemblea: approvato il bilancio che chiude con un utile di 10,1 milioni di euro

27/04/15

Stedile e Leonardi nuovi amministratori

Stedile e Leonardi nuovi amministratori LE CIFRE DELLA POPOLARE DI CIVIDALE AL 31.12.2014 IL BILANCIO DEL GRUPPO BANCA POPOLARE DI CIVIDALE TORNA IN UTILE PER OLTRE 10 MILIONI SI CONFERMA L’APPORTO DETERMINANTE DELLA COMPONENTE FINANZIARIA PROSEGUE IL CONTENIMENTO DEGLI ONERI OPERATIVI (-1,6% A/A); ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE IN CALO DEL 7% IL COVERAGE RATIO DEI CREDITI DUBBI SI POSIZIONA AL 43,7% - UNO DEI PIU’ ALTI DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO; IN PARTICOLARE LA COPERTURA DEI CREDITI IN SOFFERENZA SI COLLOCA AL 56% FORTE CRESCITA DELLA RACCOLTA GESTITA (+7,8% A/A) EROGATI NUOVI FONDI A IMPRESE E FAMIGLIE PER OLTRE 190 MILIONI DI EURO COMMON EQUITY TIER 1 RATIO AL 10,04% (IN REGIME TRANSITORIO); TOTAL CAPITAL RATIO AL 10,66%   Cividale del Friuli –  Grande partecipazione  di soci all’assemblea della della Banca Popolare di Cividale (si sono registrati fino a 2625 presenti in proprio e con delega) che sotto la presidenza di Graziano Tilatti hanno approvato il bilancio 2014 chiuso con un utile consolidato di 10,1 milioni di euro e tutti gli altri punti all’ordine del giorno, compreso quello più delicato della rideterminazione del prezzo delle azioni a 19,60 euro (da 24,5) per portarlo al valore reale di negoziazione.  Dopo aver attentamente valutato le raccomandazioni rivolte all’intero sistema bancario della Banca Centrale Europea e della Banca d’Italia, il cda ha proposto all’assemblea che ha approvato di destinare integralmente l’utile di periodo al rafforzamento patrimoniale, consentendo in tal modo di mantenere condizioni di adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica. “Autonomia” è stata la parola più utilizzata in assemblea sia dai soci che dagli amministratori a dimostrazione dell’ampia volontà di matenere indipendente questo isituto di credito ed è stata di fatto respinta la proposta avanzata da una azionista di trasformazione della Popolare in spa per poi procedre alla sua vendita.  Il direttore generale Gianluca Benatti alla sua prima uscita assembleare ha illustrato i dati del bilancio. Al 31 dicembre 2014 i crediti verso la clientela si attestano a 2.735 milioni di euro con un decremento del 12,2% rispetto a dicembre 2013; la flessione è coerente con la dinamica evidenziata a livello di sistema e risente della persistente debolezza della domanda, soprattutto per investimenti da parte delle imprese. Ciononostante, la Popolare ha assicurato nuove erogazioni di credito a supporto all’economia reale del territorio per circa 88 milioni di euro, destinati alle famiglie e, per oltre 102 milioni di euro, alle aziende. La qualità del credito: i crediti in sofferenza, al netto delle rettifiche di valore, si attestano a 180,2 milioni di euro  con un’incidenza sul portafoglio crediti del 6,6% e un livello di copertura pari al 56,0%. Va sottolineato che l’indice di copertura complessivo dei crediti deteriorati risulta pari al 43,7%, tra i più alti del sistema. La raccolta diretta si attesta a 2.702 milioni di euro, pur risentendo della riduzione delle operazioni in pronti contro termine passivi con controparti istituzionali (CCG), al netto di tale componente l’aggregato evidenzia una crescita del 6%. La raccolta indiretta risulta pari a 880 milioni di euro ed è praticamente stabile rispetto all’esercizio precedente. La componente riferita al “risparmio gestito”, che si rappresenta in 587 milioni di euro, è in aumento del 7,8%. Le attività finanziarie assommano a 1.101 milioni di euro rappresentate per lo più da titoli di Stato italiani. La riserva da valutazione sui titoli AFS, iscritta fra le poste del patrimonio netto, è positiva per 11,5 milioni di euro, rispetto ai 5,3 milioni di fine 2013. In ulteriore miglioramento anche il profilo di liquidità dell’istituto, con riserve nette di liquidità a tre mesi pari a 365 milioni di euro ed un rapporto di Liquidity Coverage Ratio pari al 306%.   Al 31 dicembre 2014 il patrimonio netto del Gruppo registra una consistenza di 276,2 milioni di euro. Gli oneri operativi pari a 67,3 milioni di euro evidenziano un calo rispetto al periodo precedente dell’1,6%. Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a 22,6 milioni di euro (era negativo per 43,4 milioni nel 2013), mentre gli oneri fiscali del periodo sono pari a 12,5 milioni di euro. L’utile dell’esercizio è pari quindi a di 10,1 milioni di euro (era negativo per 35,8 milioni nel 2013).   Nel commentare tali risultanze contabili  il presidente Tilatti ha espresso soddisfazione per l’immediato ritorno alla redditività tradizionale della banca dopo la parentesi dell’esercizio 2013, mentre ha ringraziato l’intera struttura operativa per aver saputo affrontare le difficoltà congiunturali con determinazione e impegno. In particolare, Tilatti si è soffermato sulla crescente fiducia di cui gode la Popolare di Cividale nelle aree in cui opera evidenziata soprattutto da due fattori fondamentali: il numero dei corrrentisti della banca è aumentato nel corso del 2014 del 2,6% , mentre quello dei soci/azionisti è accresciuto ben del 11,9% portandosi a quota 15.000. “Sono incrementi di tutto rispetto che denotano quanto spazio di crescita ci sia ancora per una banca che, unica in Friuli VG, ha difeso l’autonomia e il modello di credito popolare in questo territorio”. “La Popolare di Cividale ha saputo reggere e ulteriormente crescere anche in questo periodo pur dovendo adottare gli opportuni accorgimenti patrimoniali per rispettare i coefficienti richiesti dalla Vigilanza”, chiosa Tilatti.  L’assemblea era inoltre chiamata a nominare due amministratori per la scadenza del mandato dello stesso presidente Tilatti e della consigliere Anna Cracco di espressione del Creval. Il cda ha proposto ai soci la ricandidatura di Tilatti e la nomina di Maurizio Parisini in quota Creval, mentre il comitato soci-dipendenti ha presentato altri due nominativi, Mario Leonardi e Andrea Stedile. In assemblea, poi, si sono anche proposti per tale carica Pierluigi Comelli e Michele Picco. Dallo  spoglio dei voti sono risultati eletti Andrea Stedile e Mario Leonardi, rispettivamente con 1747 e 1504 voti, a seguire il presidente uscente Tilatti con 1303 voti, Parisini 411, Comelli 184 e Picco 12.
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